Il valore della chiarezza

Diamo luce ad ogni evento e voce al bisogno di giustizia

DANNI E RISARCIMENTI

L’ambito delle “responsabilità” sperimenta un’attenzione sempre crescente, per l’evoluzione della società e dei valori di riferimento che impongono di considerare nuove ipotesi di danno e di diritto al risarcimento in favore di persone e imprese. Per queste ragioni, abbiamo voluto una specifica area di competenza di rehoandpartners, dedicata all’esame e alla gestione delle varie figure di danno e di ogni conseguente diritto al risarcimento, per rispondere con chiarezza e competenza alle istanze dei nostri Assistiti in modo tempestivo e concreto.

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Frequente area del nostro intervento è quella dell’illecito stradale e delle conseguenze dannose su cose e persone.

In molti casi sarà possibile gestire la richiesta di risarcimento attraverso una procedura diretta e stragiudiziale che prevede la costituzione in mora del responsabile del sinistro e della sua compagnia assicurativa. Si tratta in questi casi di un intervento più semplice ed agevole che prevede tempi di gestione contenuti con la liquidazione conciliata del danno subito oltre al rimborso o il pagamento diretto delle spese legali.

Nei casi più delicati l’attivazione della fase stragiudiziale può rivelarsi insufficiente e ottenere un corretto e adeguato ristoro del danno potrà richiedere l’avvio di un’azione giudiziale.

In ogni fase siamo al vostro fianco a tutela della persona e del suo diritto al giusto risarcimento, con particolare attenzione e rigore nei casi di lesioni personali e di danno biologico e non patrimoniale che abbia comportato una diminuzione dell’integrità psico-fisica e un conseguente stato di prostrazione morale della persona e dei suoi congiunti.

Con esperienza e professionalità mettiamo in campo ogni nostra energia e competenza. Valuteremo scrupolosamente le azioni più opportune di tutela e ogni strumento indispensabile alla corretta quantificazione del danno e per il migliore e più adeguato ristoro risarcitorio.

La disciplina relativa alla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria e della struttura sanitaria ha profili di certa complessità, coinvolgendo aspetti di diritto civile e diritto penale in funzione della tutela giudiziale con particolare riferimento al diritto risarcitorio del danno.

Il fondamento della tutela alla salute è previsto dalla nostra Costituzione, come diritto della collettività e come diritto fondamentale dell’individuo, assurgendo a categoria di diritto primario ed assoluto.

Con la cd. Riforma Gelli, il danneggiato ha la concreta possibilità, ricorrendone i presupposti, di giungere al risarcimento del danno seguendo un percorso più agevole che prevede, da un lato, una preliminare fase stragiudiziale finalizzata alla liquidazione conciliata del danno e, dall’altro, un rafforzamento della tutela risarcitoria per effetto della responsabilità diretta della struttura sanitaria.

La gestione legale del danno da malpractice sanitaria richiede grande competenza e professionalità. E’ necessario collaborare con specialisti e medici legali autorevoli ed esperti, in grado di interagire con le regole del sistema giudiziario ed in particolare del processo.

Il ruolo dell’avvocato deve essere attivo e critico in un contesto in cui lo specialista deve fornire risposte convincenti e verificabili, nel rispetto delle linee guida e della letteratura scientifica di riferimento.

L’avvocato deve essere in grado di contribuire in modo decisivo alla gestione del problema assumendo un ruolo di regia, dando prova di preparazione ed esperienza nel valutare e verificare ogni elemento in gioco anche quello medico-clinico più specialistico.

rehoandpartners ha esperienza collaudata in molti anni di accurata e positiva gestione di casi anche delicati e complessi di malpractice medico-sanitaria. La nostra esperienza è al vostro fianco. Sempre con la convinzione di esservi vicini ed utili.

Infortunio sul lavoro è ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne comprometta parzialmente o totalmente la capacità lavorativa.

Il concetto di “occasione di lavoro” richiede un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi del rischio cui può conseguire l’infortunio.

È infortunio sul lavoro anche il cd. “infortunio in itinere”, cioè quello occorso al lavoratore nel tragitto compiuto per recarsi o tornare dal luogo di lavoro a causa. Sono infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a colpa del lavoratore stesso.

All’infortunio sul lavoro sono inoltre equiparate, ai fini del diritto al risarcimento, anche le cd. malattie professionali.

Malattie e incidenti per causa di lavoro possono derivare in molti casi dalla mancata adozione da parte del datore di lavoro delle misure di prevenzione e di sicurezza previste dalla legge (D. Lgs. n. 81/2008).

La legge impone infatti al datore di lavoro la salvaguardia del diritto alla salute del lavoratore. Ne consegue che in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, attribuibili, anche in parte, alla responsabilità del datore di lavoro, la vittima dell’infortunio ha il diritto al risarcimento del danno.

La tutela risarcitoria, per il danno biologico subito dal lavoratore, si realizza attraverso l’intervento delI’INAIL, quando dall’evento dannoso derivi una percentuale di menomazione biologica compresa tra il 6% e il 15%.

Quando l’invalidità supera la percentuale del 15%, l’Inail riconosce una rendita vitalizia che potrà essere corrisposta sino a quando il grado di inabilità non si riduca nel tempo al di sotto dell’11%.

In caso di morte del lavoratore per infortunio, l’INAIL versa agli aventi diritto una rendita o un contributo una tantum.

Il risarcimento del danno è a carico del datore di lavoro quando sia stato accertato un danno biologico inferiore al 6% (franchigia dell’INAIL) oppure nel caso di cd. danno differenziale, che individua l’ulteriore quota di ristoro, calcolata secondo le regole della responsabilità civile comune, dovuta per l’eventuale insufficienza dell’indennizzo previdenziale.

La gestione legale dell’infortunio richiede un approccio esperto e competente in grado di considerare i vari aspetti normativi che disciplinano la materia e consentono al lavoratore e/o ai suoi familiari di conseguire un giusto, coretto ed adeguato risarcimento del danno.

Il team di rehoandpartners è al tuo fianco con energia e professionalità.

Discriminazione è qualunque forma di azione od omissione che causa un trattamento non paritario di un soggetto o di un gruppo di soggetti, in virtù della loro appartenenza ad un determinato gruppo sociale.

Frequenti sono le discriminazioni sul luogo di lavoro e in ambiente familiare, ove per motivi legati all’orientamento sessuale, al genere, all’età, alla religione, alle “convinzioni personali” o all’etnia, un soggetto subisce ingiustamente un danno, con conseguenti riflessi anche sotto il profilo dell’integrità psico-fisica.

A seguito dei recenti eventi che hanno investito la nostra società, causandoci gravi pressioni psicologiche e trasferendoci idee e pensieri pressoché univoci, risulta di nuova elaborazione la categoria di danno da “pensiero dominante”.

Quando nel nostro orizzonte di vita non esiste praticamente più altro che le idee che la società ha insistentemente diffuso, si verifica una limitazione e, in alcune ipotesi, una vera e propria privazione della libertà di pensiero e di espressione del singolo.

Un pensiero è dominante quando è idoneo a mutare le radici del pensiero altrui, condizionando il ragionamento e lo stile di vita, giungendo sino a chiuderci ad altre prospettive. Tale limitazione riveste tutti i caratteri di una vera e propria discriminazione sociale, i cui danni sulla psiche possono diventare così rilevanti da potersi equiparare ad un danno fisico-biologico e/o economico.

Nelle ipotesi sopra descritte, il contenuto dell’obbligazione di risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, ove ricorrano i presupposti di legge, segue il principio dell’integrale riparazione, offrendo dunque la possibilità al danneggiato di vedersi riconosciuta, previa valutazione del caso, un risarcimento monetario per equivalente, la rimozione del pregiudizio verificatosi e una rendita vitalizia nelle ipotesi di danno permanente.

Lo studio rehoandpartners accompagna il Cliente che ha subito discriminazioni sociali, in qualunque ambiente esse si siano verificate, nell’iter stragiudiziale e/o giudiziale per il risarcimento del pregiudizio concretamente sofferto, nelle varie declinazioni e voci di danno risarcibili.

Nell’era digitale in cui viviamo la linea di demarcazione tra condotte lecite e illecite è diventata sempre più volatile, specie a causa delle numerose lacune normative che determinano una progressiva legittimazione della prassi a discapito di una necessaria e previa opera di sistemazione organica delle diverse fattispecie. In particolare, l’avvento dei social networks ha comportato un notevole aumento dei rischi ai quali viene esposta la sfera personale, anche a seguito dell’affermazione di nuovi diritti della persona, primo fra tutti quello all’identità digitale.

rehoandpartners, grazie alla ventennale esperienza maturata nel settore della tutela della persona è in grado di fornire la propria consulenza nelle fasi fisiologiche e patologiche dei rapporti sia tra utenti e provider che tra utenti.

Le alterazioni dell’ambiente possono provocare conseguenze anche gravi compromettendo l’ecosistema, la biodiversità e la salute della persona.

La sensibilità per la tutela dell’ambiente in Italia si è sviluppata a partire dall’osservazione critica delle conseguenze disastrose dello sviluppo industriale che ha seguito in molti casi percorsi e obiettivi privi di regolamentazione e controllo. Da quel momento, e ancor più oggi, possiamo constatare gli effetti distorsivi e deturpanti ai danni della natura e delle regole armoniche che consentivano all’uomo di relazionarsi con essa.

Il rapporto tra la persona ed il suo habitat, infatti, costituisce un equilibrio indispensabile per il corretto sviluppo dell’individuo e per la affermazione di una esistenza biologicamente rispettosa della persona e dell’ambiente in cui vive.

Siamo persuasi che la frattura di tale delicato equilibrio ha comportato ricadute di rilevante importanza sul piano esistenziale e biologico e ha generato nocumento e danno alla persona, non solo dal punto patrimoniale.

I danni ambientali al territorio e alla persona possono avere fonti e ragioni molteplici. Il nostro compito è valutare l’origine e la causa del pregiudizio. Verificare la sua portata e il rapporto con la fonte ambientale che lo ha provocato.

L’accertamento della responsabilità in materia di ambiente può transitare attraverso lo schema della responsabilità aquiliana ovvero attraverso la rimozione, in quanto possibile, della fonte dannosa che in molti casi riguarda non solo il singolo ma anche una molteplicità di persone.

rehoandpartners vi accompagna in questo percorso con rigore e competenza adottando ogni strumento specifico previsto dalla legge, con l’obiettivo di inibire la causa del pregiudizio e di ottenere il giusto risarcimento per il danno subito.

Negli ultimi anni la rinnovata attenzione della giurisprudenza nei confronti della responsabilità per il danno cagionato durante lo svolgimento di attività sportiva ha permesso la progressiva separazione tra condotte rilevanti nell’ordinamento sportivo e condotte rilevanti nell’ ordinamento giuridico. Questo perché vi è una netta distinzione tra comportamenti lesivi della persona contestualizzati all’interno della pratica sportiva e che rispondono ai canoni dell’agonismo e comportamenti lesivi volti unicamente a dare sfogo ad aggressività e violenza.

Ne consegue che una condotta formalmente rispettosa della regola del gioco può essere fonte di responsabilità civile, se finalizzata a danneggiare l’avversario; allo stesso tempo, una condotta che, in violazione delle regole del gioco, provoca un danno all’avversario, potrebbe non determinare un obbligo risarcitorio a capo del danneggiante alla luce della scriminante sportiva.

L’approccio su misura adottato da rehoandpartners per ogni singola situazione si sposa perfettamente con l’analisi casistica richiesta dalle circostanze legate al danno cagionato durante l’ attività sportiva.

La diffusione di internet, oltre a causare la proliferazione delle più svariate attività online, ha allo stesso tempo provocato l’amplificazione di comportamenti lesivi di diritti altrui, in particolare delle libertà fondamentali e dei diritti della personalità. In questo contesto, i profili civilistici di maggior rilievo sono costituiti sia dai danni risarcibili di natura patrimoniale, risultanti dalle violazioni agli obblighi contrattuali, sia da quelli di natura personale, risultanti da responsabilità per fatti illeciti, che riguardano principalmente l’utilizzo indebito di dati e informazioni degli utenti di qualsivoglia natura. Proprio a causa dell’estrema varietà di illeciti riscontrabili, la risarcibilità del danno va valutata caso per caso, tenendo in considerazione il tipo di utilizzo del sistema informatico, i dati oggetto della violazione e i soggetti vittima dei comportamenti lesivi.

Il bullismo telematico, o cyberbullismo, è costituito dall’insieme di comportamenti denigratori volti ad intimorire o danneggiare un soggetto più debole, perpetrati tramite mezzi elettronici. Tale fenomeno prevede la risarcibilità sia dei danni patrimoniali, secondo la legge ordinaria, che di quelli non patrimoniali, da valutarsi singolarmente a seconda di quanto il danno in questione possa essere concretamente individuato. L’esperienza maturata da rehoandpartners a tutela dei diritti della persona permette uno studio approfondito dei singoli casi allo scopo di individuare la soluzione migliore per tutelare il cliente ed assicurarsi il dovuto e giusto risarcimento per quanto subito.

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